venerdì 15 giugno 2012

Wow

19. 2 Maggio, 15:00 - Pioggia leggera
A pranzo siamo andati a mangiare alla Japan Tower.
All'ultimo piano c'è la mensa dove vanno i colletti bianchi dell'euro platz.
Se hai il tesserino da eurodipendente spendi pochissimo. Da esterno è come andare in un bel ristorante del centro. La cucina ovviamente è ottima, c'è l'angolo del vegetariano e ci sono chef italiani.
Si paga tutto a peso. Però la vista sulla città è inclusa nel prezzo.

Abbiamo parlato un po' di questa scelta di trasferirsi, delle implicazioni, della musica e altre cose.
Ho salutato Antonio che doveva tornare al lavoro.
Ora sto seduto a un bar sul fiume a bere birra e a scrivere, che son due cose che mi riescono benissimo qui a Francoforte.
Piovvigina, ma non mi da fastidio.
In verità, a parte la mia stronzaggine a criticare e commentare qualunque cosa in questi giorni nulla mi ha dato fastidio. Ogni cosa era illuminata... (cit.)
Cos'è stata alla fine Francoforte?
Non era una vacanza, non era una tregua, non era un colloquio informale, non era una lezione di cucina, non era elezioni politiche, non era una rinascita, non era una città per vecchi, non era la città di Goethe, non era Londra, non era l'eurozona...
E' stata invece un amico, un fiume, era il sole, una canzone, un bel culo che correva, l'adolescenza, era la birra, le camminate, gli sguardi stranieri, le domande e le risposte.
Era e sarà, soprattutto è!
E' dentro di me come fuori di me.
Quello che ho voluto ho avuto, quello che ho sognato si è avverato.
Quello che ho scritto ho cantato.
Tutto era con me perchè non avevo paura di viverlo.
Ed ora so anche cosa succederà, da quando mi alzerò tra qualche minuto...
Chiuderò il quaderno.
Mi dirigerò in stazione e prenderò quel treno per l'aeroporto.
Farò il check-in e aspetterò il mio volo leggendo Paco Ignacio Taibo II.
Salirò sull'aereo e dopo un po' atterrerò a Roma.
Raggiungerò casa.
Chiuderò la porta alle mie spalle e aprirò una birra.
Mi siederò ad assaporare la mia vita, ringrazierò l'universo ed esclamerò di nuovo un profondo ed emozionato WOW!


giovedì 14 giugno 2012

Passeggiando per Hogwarts


18. 2 Maggio, 12:30 - Leggermente nuvolo
L'ultimo giorno a Francoforte comincia alle 8.
Con la preparazione della valigia e aspettare che smetta di piovviginare. Alla fine il meteo oggi un pochino ci ha preso.
Poi alle 11 stavo morendo di caldo. Vabè.
Sono sceso con il tram ad una fermata dopo il ponte che porta in centro, Baseler Plaz - dietro la stazione, e sono andato a visitare la zona ovest sopra il Meno, che ancora non avevo visto.
Qui gli appartamenti sul fiume sono molto cari e di prestigio e dietro di essi c'è anche un piccolo porticciolo per motoscafi e piccole barche a vela.
Poi cominciano le fabbriche, i treni merci, la ciminiera... mi sa che li hanno un po' presi in giro sul fatto del prestigio, così... a naso.
La zona ovest non offre molto altro di turistico. Forse non ha niente di speciale ma il turista vede di tutto per la macchina fotografica in ogni angolo. Ora che ci sono dentro l'ho capito.
La seconda cosa architettonica interessante è il Finanzamt, l'ufficio delle imposte. E' immenso; dall'alto sembra una grande E con 5 linee perpendicolari che partono dalla base.
Alto come un castello con i torrioni; 5 corridoi con 5 cappelli colorati in cima e i binari del treno alle spalle.
Potrebbe sembrare una succursale babbana di Hogwarts.
Si sa mai che la Merkel viene qui a fare i filtri d'amore per Sarkozy?

Credits: Google Map

mercoledì 13 giugno 2012

Tuttemozioni

17. 1 Maggio, 23:00 - Luna sorridente
Abitudini e consuetudini.
A Roma siamo abituati al concerto del primo maggio.
Ma a Francoforte cosa fanno?
La collega di Antonio gli ha detto che loro aspettano la mezzanotte nei pub, bevendo. Birrafondai!
E invece a sorpresa nella piazza del vecchio palazzo dell'opera c'era una festa con annessa 51a corsa in bici.
A Francoforte hanno la classica professionisti il giorno dei lavoratori.
Una fiera con stand sportivi, salsiccie, birre, gadget, torte di mele e personaggi bizzarri.
Durante i tre giri di birra abbiamo conosciuto Rolf, tastierista attempato e un po' alticcio che vedendo le nostre chitarre (che erano diventate due, perchè dopo aver girato il video Antonio ne ha comprato una nuova) si è presentato come tastierista per suonare con noi!
Alla fine ha lasciato il biglietto da visita a Tony (già si monta la testa...)
Prima di tornare a casa verso le 19 e visto che il sole era ancora alto abbiamo fatto un giro sul fiume.
Io non so com'è che succedono queste cose ma mi sono innamorato di nuovo!
E non pensate male, con l'ormone ballerino.
Mi sono innamorato ancora di quella di ieri, la corridrice!
Noi percorrevamo il marciapiedi a lato dei musei mentre lei scendeva le scalette per andare sul fiume.
Non l'avevo vista in faccia ieri ma sentivo fosse lei.
Viso celestiale ma rigido, non triste ma sicuro.
Occhialetto semi scuro e capelli legati come le corridrici della germania dell'est degli anni 80.
E' scesa sul LungoMeno girando verso il ponte della ferrovia ed ho avuto la conferma; era lei.
Maglietta nera, ma i calzoncini e quelle gambe...
Che tuffo al cuore.
Era da... da... da un po' che non sentivo una cosa così dentro di me.
Brividi, emozioni, sragionamenti, fantasie; c'est la vie.
Citando Montaigne: "Senza lunghi amorevoli momenti di sogni ad occhi aperti la vita sarebbe solo una macchina sterile e sbuffante".
Lo so che è solo un sogno, che è impossibile una storia con la mia corridrice "krucca und fregna" ma 'sti cavoli. Se non ti lasci andare a partire dei sogni non succederà mai nulla!
Peccato solo domani sia l'ultimo giorno se no una corsetta me la facevo.
Ci dirigiamo al nostro solito bar sul fiume e riusciamo dopo giorni a guadagnare le poltroncine nella zona vip.
Una coppia lesbica in vacanza ci fa una foto e ci ringrazia.
Vedi, se ti fermi alle paure e agli stereotipi, non costruisci nulla di emozionante.
Un fantastico tramonto ci saluta mentre il cuore mio è colmo e grato di tutto.


lunedì 11 giugno 2012

Il videoclip

16. 1 Maggio, 15:30 - Soleggiato
Le previsioni davano brutto tempo quindi avevamo pensato di rimediare la giornata persa in modo alternativo: girare un video per il mio cd.
Antonio aveva già lavorato a qualche video per il suo collega a Londra, perciò quando gli ho proposto l'idea ne è stato entusiasto.
La scelta, dato che davano pioggia, era caduta su "Lava via".
Con immensa gioia svegliandomi la mattina per primo maggio si presentava con un cielo più che azzurro e un sole splendente.
Mentre mi lavavo... "Lava via" se ne andava giù nel tubo e senza accorgermene stavo canticchiando "E' finita la crisi"!
Ci siamo portati sul fiume con qualche idea, la macchina fotografica in HD e la chitarra di Antonio. Il grosso delle idee è nato così sul momento.
Non so cosa ne sia uscito ma l'idea alternativa, o comunque autoprodotta al 100%, è la mia preferita sempre.
Lavorandoci in due forse non è più così autoprodotta ma diventa già una collaborazione...
"E' finita la crisi" è la mia canzone preferita del disco.
Un po' mi sono vergognato a cantare tra i tedeschi e un po' mi ha divertito.
Lo scenario era ottimo, la giornata ottima, la canzone pure (anvedi la modestia...).
Qualche tedesco di è fermato a sentire, altri si giravano incuriositi.
Noi se semo divertiti tanto, tutto il resto è noia; o come diceva Er Piotta: "come comunque vada, sarà un successo".




venerdì 8 giugno 2012

La vecchia bambina

15. 30 Aprile, 23:59 - Luna coperta
Stasera alle 18 siamo saliti finalmente sulla main tower, la più alta torre visitabile della città.
Cinquantasei piani di morbidezza...
Per salire bisogna superare metal detector e controllo di sicurezza come in aeroporto.
E non si capisce perchè negli altri grattacieli non c'è.
Sarà per la piattaforma turistica? Perchè è un simbolo?
L'assurdità è che non puoi portare su tutto quello che vuoi o hai nello zaino. Tipo le bandierine della Germania (colpa del bastone?) o la spesa del supermercato. Un ragazzo ha dovuto lasciare 3 scatole di zuppa e altri prodotti.
Io ho potuto portare su un ombrello e due penne biro "affilatissime". Bho.
Francoforte dall'alto è proprio bella. Tutti gli stili si fondono insieme con il fiume, i campanili e i tetti delle case.
Ciò che stona dall'alto sono invece i grattacieli.
Antonio ha saputo che tutto quello che vediamo anche se settecento-ottocentesco e storico... è finto!
La città durante la seconda guerra mondiale è stata la più colpita della Germania, e in seguito l'hanno ricostruita tutta come era prima...
Ora mi è più chiaro perchè dall'alto ti da un'impressione e da terra un'altra.
E' come "Lo strano caso di Benjamin Button": a guardarla Francoforte sembra vecchia ma in realtà è una bambina.


mercoledì 6 giugno 2012

Innamorarsi di corsa

14. 30 Aprile, 15:00 - Leggermente nuvolo
Le città attraversate da un fiume sono molto più vive delle altre.
Francoforte, come Roma e Firenze... uhm... si, sto a dì na cazzata!
Se penso a Torino e Verona non lo direi sto concetto.
Ma mettiamo che non conosco abbastanza Torino e Verona ed evito la lapidazione.
Ok, siamo al momento delle banalità...
Quello che vedo qui a Francoforte è che il fiume è molto vissuto nel quotidiano.
Sia perchè è più grande del nostro Tevere e Arno (ad esempio), sia perchè ai suoi lati ci sono piste ciclabili, panchine, prati, alberi, parchi giorchi, chioschi e una volta ci passava anche il tram.
Le sue sponde sono molto più basse delle nostre e penso sappiano il fatto loro visto che a poco più di due metri di altezza ci stanno i musei.

Camminavo lungo il fiume finchè era possibile. Avevo in testa di non fermarmi.
Ad un certo punto mi superò una corridrice in calzoncini neri e canotta rosa... di cui mi innamorai subito!
Un magnetismo che non sentivo da tanti mesi.
Iniziai a seguirla e a non perderla di vista accelerando il passo.
Lei arrivò ad un muro e ne fui felice perchè sarebbe tornata indietro e l'avrei vista in viso.
Pensai al tipo di saluto o pretesto da sfoggiare; fantasticavo insomma.
Con grande sorpresa il muro nascondeva una scaletta.
La ragazza bionda, capelli raccoli, salì e sparì in una zona dove stavano costruendo un nuovo grattacielo.
La seguii sapendo che tutto questo era ridicolo.
Pensai di averla persa poi la vidi ferma sul ponte della ferrovia.
Salii anche io ma lei ripartì a camminare e scese dall'altra parte del fiume per riprendere a correre verso la città.
E sì che mi ero preparato le peggiori citazioni di Fabio Volo (tanto qui mica lo conoscono): "Ciao, sono uscito a fare due passi nel mondo ed è una vita che ti aspetto..."
Vabbè, come un sogno lascaii andare, lascai s-correre.
Razionalmente mi ripresi e andai dalla parte opposta a proseguire la passeggiata.
Ero lontano dal centro; arrivai nella zona dei club nautici.
Tutti molto chic.
Vidi una coppia nell'ultimo tavolo. Sembravano turisti ed ognuno leggeva riviste.
Dopo 15 minuti tornai indietro sulla stessa strada per tornare in città.
La scena era molto diversa: parlavano.
Anzi, lui parlava e lei fingevsa di ascoltare solo che la sua faccia era emblematica; di una che ha sbagliato qualcosa, tipo dove si trovava e dirigeva lo sguardo verso terra, verso un punto sconosciuto.
Mi sono venuti subito in mente gli Offlaga Disco Pax: "Perchè lo faccio? Non vedi che io non ci vorrei stare qui?"
Lui niente.
Continuava a parlare cercando di infondere interesse.
A me sembrava un giovane chirurgo che stava raccontando la sua prima operazione di asportazione di prostata. Elettrizzante!
Mi sono cercato una panchina e mi riposato un po' aspettando che ripassasse "un tram chiamato desiderio", che tradotto è "un'altra corridrice in short" diretta in città a darmi le energie per rialzarmi e fare questi 3 km a piedi.

lunedì 4 giugno 2012

Tutto scorre verso il lato di minore resistenza

13. 30 Aprile, 12:00 - Soleggiato
Stanotte ero così agitato che ho sognato che dovevo andare al lavoro.
Poco convinto ci arrivavo ma avevo dimenticato le chiavi dell'armadietto, dove tengo il pc, a casa; anzi un'altra casa molto più lontana di quella attuale.
Provavo a chiamare Riccardo, il mio collega, che ha l'altra copia della chiave dell'armadietto - che è in comune - ma anche lui non era molto convinto se venire al lavoro.

Dopo un po', mentre uscivo dal dormiveglia, ho sentito Antonio entrare in salone quatto quatto. Sono rimasto immobile finchè non mi ha chiamato e mi sono "svegliato". Mi richiedeva le chiavi di casa perchè giustamente doveva andare al lavoro e la porta era stata chiusa prima di andare a dormire. E le chiavi le avevo io.
Le chiavi del lavoro... le chiavi di casa...
E' così confuso eppure scorre, in un certo senso.
Come il tedesco. Leggo e capisco varie parole ma generlamente è tutto confuso.
Guardo il fiume Meno e cerco di capire, rispetto al nord della città, verso dove scorre.
E mi viene in mente Pino Marino: "...e tutto scorre verso il lato di minore resistenza".
Se fossi io a fare troppa resistenza alla vita e perciò questa non fosse facilitata a scorrere verso di me quanto volessi?
Lo trovo confuso ma molto plausibile.
E' giunto il momento di arrendersi alla vita?
Lasciare la rabbia adolescienzale, a 38 anni?
Perdonarsi tutto?
Questa è una destinazione a cui non avevo ancora pensato prima di partire.


venerdì 1 giugno 2012

Quel peso nel corpo

12. 29 aprile, 23:59 - Quasi luna nuova
"(...) e io mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all'altra finchè non precipito. Questa è la notte e quel che ti combina. Non avevo niente da offrire a nessuno eccetto la mia stessa confusione". Jack Kerouac
Questo è il passaggio più bello da "Sulla strada" di JK.
Lo lessi per caso un giorno, mentre ero in metropolitana a Milano, su un mensile di musica. Era una frase "promozionale" in una specie di bacheca di annunci per amici di penna.
Erano i primi anni 90 se non addirittura il 1990...
Ora tutto quel mondo non esiste più.
Ma sono ancora sulla strada che inseguo continue stelle cadenti e stelle comete, e ho davvero da offrire solo la mia confusione; così sconfinata che a volte può sembrare un'immensa conoscienza di tante cose invece è una specie di aglomerato di informazioni senza logica accatastate a caso nella testa.
Escono a caso e basta.
Sono un po' stanco ora.
Per la birra e i pensieri di questa notte.
Ho gli occhi un po' lucidi.
Il fatto è che ogni tanto mi fermo di colpo a vedere la strada ed è come se sentissi un peso nel corpo tutto insieme.
Le stelle, le scommesse, le cadute, la confusione, il buio della notte... è tutto chiaro eppure tutto doloroso e non c'è scampo; devi subito riprendere la strada o morirai sopraffatto da quello dentro e quello intorno.
Non importa la direzione... devi andare.
In molti ti daranno per matto, incoerente o egoista; ma vivere non è facile. Sopravvivere ancora di meno.
E se questo lo capisci a Francoforte Sul Meno, non c'è meno che tenga. Vai!

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