venerdì 1 giugno 2012

Quel peso nel corpo

12. 29 aprile, 23:59 - Quasi luna nuova
"(...) e io mi ritrovo sempre confuso e impegolato a correre da una stella cadente all'altra finchè non precipito. Questa è la notte e quel che ti combina. Non avevo niente da offrire a nessuno eccetto la mia stessa confusione". Jack Kerouac
Questo è il passaggio più bello da "Sulla strada" di JK.
Lo lessi per caso un giorno, mentre ero in metropolitana a Milano, su un mensile di musica. Era una frase "promozionale" in una specie di bacheca di annunci per amici di penna.
Erano i primi anni 90 se non addirittura il 1990...
Ora tutto quel mondo non esiste più.
Ma sono ancora sulla strada che inseguo continue stelle cadenti e stelle comete, e ho davvero da offrire solo la mia confusione; così sconfinata che a volte può sembrare un'immensa conoscienza di tante cose invece è una specie di aglomerato di informazioni senza logica accatastate a caso nella testa.
Escono a caso e basta.
Sono un po' stanco ora.
Per la birra e i pensieri di questa notte.
Ho gli occhi un po' lucidi.
Il fatto è che ogni tanto mi fermo di colpo a vedere la strada ed è come se sentissi un peso nel corpo tutto insieme.
Le stelle, le scommesse, le cadute, la confusione, il buio della notte... è tutto chiaro eppure tutto doloroso e non c'è scampo; devi subito riprendere la strada o morirai sopraffatto da quello dentro e quello intorno.
Non importa la direzione... devi andare.
In molti ti daranno per matto, incoerente o egoista; ma vivere non è facile. Sopravvivere ancora di meno.
E se questo lo capisci a Francoforte Sul Meno, non c'è meno che tenga. Vai!

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