mercoledì 9 maggio 2012

Avvicinamento

03. 27 aprile, 11:40 - leggermente nuvolo
Sono finalmente altrove (citando l’amico Valerio Millefoglie).
Giro un po’ finche riesco a trovare l’autobus che porta alla stazione ferroviaria. Ci salgo e mi sistemo in piedi da un parte.
Non passa molto che il giovane giapponese con i calzini bianchi arrivi. Si mette davanti all’autobus e fa una bella foto alla giapponese. Che bello, penso, finirò nel suo album delle vacanze (decido quindi che è in vacanza e non un super consulente della BCE).
Mentre penso a questo passa un suo connazionale che fuma. E fuma male, in modo teatrale...
Ma i giapponesi fumano?
A memoria è il primo che vedo, giuro. Forse in qualche film ma anche lì ricordo che la sigaretta non la sapevano tenere. Non ce l’hanno nel DNA come noi europei. Forse faranno i rutti più grossi del mondo grazie ad una delle loro japposdrink ma è meglio se gli bandiscono le sigarette - a meno di essere attori.
L’autobus parte. Le aiuole e i prati vicino alle strade sono sporche come da noi tra mozziconi e carte. Niente senso di inferiorità. Sta pulizia nordica non la vedo.
Faccio caso ai semafori: enormi dove aspettano o passano migliaia di mercedes e volzwagen. C’è un esasperazione di auto nazionali.
Costeggiamo palazzoni prefabbricati. Anneriti, moderni di un moderno ma più proposto. Il cielo non sembra convintissimo in questa periferia della città.
Ma dove sono? Tra Ivrea e Torino?

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