martedì 15 maggio 2012

La Zeil e il fiume

06. 27 aprile, 15:00 - Leggermente nuvolo
Dovendo aspettare qualche ora giro a casaccio.
E finalmente trovo la Zeil, la strada commerciale più importante della città con “tutte le marche del mondo”, con “tutti gli standard di turisti”, con “tutti gli odori possibili”. Ecco la civiltà, ecco l’euro che gira.
Ero solo nella (euro) zona sbagliata. Ora posso fare il turista.
La via è abbastanza lunga e finisce in una grossa piazza adibita a mercato. Per la serie: se non avevi i soldi nelle multicateneinternazionali provaci con i liberi professionisti.
Controllo la mappa per virare rotta verso il fiume Meno.
Faccio tutta via del Ciabattino Kurt (Kurt Schumacher Strasse) ed arrivo sul fiume.
E mi sento un po’ a casa.
Il Lungomeno... certo non suona bene come Lungotevere o Lungarno ma in qualche modo faranno anche qui per dire che vanno a fare una passeggiata sul fiume della città.
Il tempo va passato quindi continuo a casaccio verso l’interno.
Incontro un cantiere per un nuovo complesso residenziale proprio dietro i grandi grattacieli che dominano la città. Un braccio meccanico sta raccogliendo tutto il ferro recuperato dalla demolizione e lo posa in un container con una rabbia incredibile. Prende il ferro, lo strizza, lo schiaccia, lo pesta e lo butta su altro ferro già ucciso. Forse l’operaio da bambino sognava di fare questo e si sta divertendo come un matto... questa città forse un po’ di follia nascosta ce l’ha. Girando ho avuto questa impressione.
La conferma mi arriva dopo dieci minuti appena. Attraverso la zona dei ristoranti italiani e trovo una panchina a riposare un po’ le gambe. In lontananza sento una musica dell’est che si avvicina.
Passa un auto rossa tipo quella di Starsky e Huch ma gli interni sono tutti in pelliccia sintetica. Anche il volante. Alla guida una donna di mezza età con un fine senso estetico e vista la sigaretta in bocca anche uno sprezzante senso del pericolo.

L'inizio della Zeil

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