giovedì 10 maggio 2012

Francoforte

04. 27 aprile, 13:00 - nuvolo
Arrivo in città.
La stazione mi ricorda un po’ Milano centrale. Ferro e marmo. Chissà chi ha copiato chi...
Esco all’aperto e decido di tirare dritto, così a naso. Non nel senso di droga ma verso i grattacieli del potere e del denaro.
Il mio amico, ed ex collega, Antonio lavora lì; ma non mi risulta ancora possa decidere del mondo... diamogli fiducia.
La strada che porta all’Euro è piena di qualunque tipo di locale e ci sono più di un sexyworld con camere. Negozi erotici forniti di tutto... ma proprio tutto! Ci entrano per lo più signori sui 65 anni. Qui la pensione sanno come fargliela spendere con un sorriso.
Cammino verso il centro ipotetico della città. Non sono un esperto di architettura ma qui hanno in testa vari stili e hanno deciso di alternarli per le vie. A fianco ad una casa in marmo degli anni 30 ci puoi trovare un edificio quadrato tutto di vetro e poi una casa con tetto a punta in stile bavarese o alto atesino. De gustibus. Speriamo mi stupiscano sul fiume Meno.
A proposito di meno... qui fanno a meno delle strisce pedonali come le conosciamo noi. Ci sono aree delimitate da tratteggi. E i semafori pedonali sono di due colori e basta: rosso e verde. Niente giallo per avvisarti. La crisi comincia proprio dal basso?
Vedo un parchetto e mi siedo. Un ragazzo cammina sull’erba e va verso delle scalette che non si capisce bene cosa servano in un parco. Vedo che armeggia con la zip dei pantaloni e sparisce sotto terra. Dopo un minuto riemerge risistemandosi la patta.
Ora ho capito perché l’acqua costa così tanto qui: per evitare un disastro!

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